mercoledì, ottobre 20

Frivolezze

Avete mai trovato qualcosa di strano nel vostro corpo o nel modo di viverlo, qualcosa che sapete dentro di voi con certezza essere sbagliato, come una singola nota stonata in una sonata per pianoforte, ma senza la giusta consapevolezza per inquadrarlo? Oppure qualche tara che solo voi conoscete, e che non avete mai confessato per paura di essere presi per visionari, o ipocondriaci?
Beh, io lo confesso, si. Ma se lo confesso è solo con il sorriso di chi ha avuto la conferma di non esserlo. Ma partiamo dal principio.
La prima volta che me ne sono accorto era quando ero piccolo, al mare. Mi affascinava la vista, intesa come senso: ero rapito in quel periodo da come il mondo potesse essere diverso per le persone. Diversi prodigi mi affascinavano, primo fra tutti la prospettiva; non ci si poteva fidare della vosta per la dimensione degli oggetti, ci voleva il tatto. Una cosa lontana poteva essere grande il doppio di me,eppure se chiudevo uno dei due occhi e portavo la mano all'altezza dell'altro, anche un autobus di linea poteva, alla giusta distanza, essere preso tra due dita.
E i legni, levigati dal mare, che all'occhio sembravano lisci rivelavano alle dita mille venature, screpolature, rughe della loro vita in mare.
Il micromondo poi! Uno scarafaggio da sabbia, un'essere così puntiforme da essere quasi insulso, rivelava antenne gambe addomi lucendi da studiare per ore, con ogni volta nuovi particolari da scoprire.. Stò andando decisamente fuori argomento, ma ora avrete capito come mai un bimbo di sei o sette anni era così affascinato dai suoi occhi. Un giorno dei tanti, guardando il cielo, ho visto un'ombra scura. La cosa buffa, era che muovendo l'occhio si muoveva anche lei, e fissando un punto fermo si fermava a sua volta. Pensai che fosse una ciglia, e tutto finì li per un po'.
Dopo un po' però, mi accorsi che quell'ombra era sempre li, pronta a farsi vedere, anzi, a sfuggire se cercavo di guardarla, ogni qual volta fissavo il cielo. Chi mi avrebbe creduto? E poi cosa poteva farmi, se era nel mio occhio era di sicuro una cosa piccolissima e innocua, tanto valeva aspettare di capirci di più. Ogni estate però le ombre aumentavano, la prima divenne più grossa, poi divennero due, arrivato ad adesso ormai non riesco più a contarle bene..E comunque, non ne feci mai parola a nessuno. Finché non avessi saputo cosa fosse, perchè rischiare di parlarne?
Arrivato ad adesso, appunto. Ne avevo parlato tempo fa alla Scimmietta, ma poi morta li.
Quello che mi infastidiva di più era però il non riuscire a spiegarle COSA vedevo, io sapevo che non poteva immaginarlo ma a parole non riuscivo a rendere l'idea.. che frustrante!
Mi sarei tolto gli occhi solo per farle vedere un po'!
Qualche settimana fà ero in ospedale, e le guardavo fissando il vuoto, grazie alla luce che filtrava da un finestrone. Con gli anni e con la pratica, infatti, sono riuscito a metterne quasi a fuoco una,
anche se solo per pochissimi istanti alla volta.
Comunque abbastanza per vederle e...ma perchè non ci avevo pensato prima?? Gliel'avrei disegnato!

e così è il disegno, anche se fatto alla veloce con paint. Sono come.. vermetti, però a sezioni, e quando muovo l'occhio si muovono come se fossero fatti di piccole stanghette legate l'una al capo dell'altra, e sono quasi trasparenti.. questo volevo dirle..ma..e poi?
Avrebbe visto il disegno di un'ipocondriaco che chissà che si inventa o avrebbe capito? E cosa sarebbe cambiato per me? Mi fido della Scimmietta, so che mi avrebbe creduto, ma avevo bisogno di qualche altra ricerca.. Così, googlando per la prima volta in vita mia sull argomento, spinto da una notizia al telegiornale di un uomo che aveva problemi alla vista e aveva scoperto di avere dei parassiti dentro l'occhio, ho iniziato cercando 'vermetti occhio', e sono andato avanti finchè non ho trovato questa di immagine
E li, li mi è partito un sorrisone che ho tenuto su per mezz'ora. ^^ Ma allora non sono pazzo, né l'unico! Wow! E avevo trovato un'immagine da far vedere a Jul!
Poi chiaramente ho continuato a documentarmi, scoprendo che si chiama Miodesopsia, e che è la conseguenza di deterioramenti del cristallino, oltre al fatto che capita a tantissime persone.
Ma la cosa più bella è stata trovare questo programmino quì , un'utility che permette di 'vedere' come vede il mondo una persona con questi disturbi.
Se siete curiosi, scaricatelo e provate! E' divertente e interessante, e poi imparare cose nuove non fa mai male!
Ciao ragassuoli, se siete arrivati a leggere fino a quì grazie e alla prossima!

lunedì, ottobre 11

Scarpinate del weekend

Come di consueto, e come promesso, ecco il post sulle nostre passeggiate del finesettimana! Ormai sta diventando una tradizione :) il fatto è che io e Moreno non siamo animali da città: entrambi preferiamo le zone più tranquille, ed essere circondati dalla natura, piuttosto che dalle strade d'asfalto trafficate cittadine. E quale posto migliore per assaporare la Natura nella sua bellezza che la montagna?
In questo periodo, poi, tutto i colori si fanno più caldi, come ho accennato nel post precedente, e la montagna, con i suoi arancioni e gialli e rossi, è stupenda. Beh...non si è ancora tinta totalmente di questi colori da tramonto, come potete vedere, ma sta cominciando ed è una bellezza già così, con qualche macchia calda qua e là a stemperare la durezza del sempreverde del pino.
Finesettimana di passeggiate, dunque: sabato mattina è stata la volta di Tarvisio, che ha offerto a Moreno un bel terreno di caccia per i funghi (e che potete vedere in tutte queste foto). Io purtroppo non ho potuto accompagnarlo per via di un po' di lavoro che avevo da svolgere (mettere a posto gli appunti, studiare, scrivere, riordinare la mia camera che, dopo cinque giorni di su e giù a Udine è diventata invivibile), ma ho potuto gustare appieno i frutti della mattinata, dato che il pomeriggio abbiamo preparato un veloce e squisito pasticcio ai funghi :) se un giorno, magari, Moreno si degnasse di appuntarsi le dosi, posteremo la ricetta. Per ora ve lo descrivo e dovrete gustarlo solo con la fantasia: immaginate quattro strati (o erano cinque?) di pasta per pasticcio alternati a besciamella ancora calda dal pentolino, fatta con una bella e giusta spolverata di noce moscata, e ragù a cui abbiamo mescolato i funghi, saltati in precedenza in padella con gli aromi appropriati. Vi assicuro, una delizia! Tanto che a entrambi, a sentire il profumino venire dal forno, è venuta voglia di divorarlo all'istante, anche se non era ancora ora di cena!
Domenica, invece, dopo il pranzo, che ho preparato assieme a mia madre (avevo voglia di ravioli fatti in casa, ma mia mamma è troppo svogliata per farli ^^ così li ho fatti io e lei ha preparato il secondo), gustato assieme a tutta la famiglia al completo, compreso Moreno, io e lui siamo andati sul monte Calvario, già citato in precedenza, a fare incetta di castagne. Questi frutti, tipici dell'autunno, piacciono molto ad entrambi sia bolliti che arrostiti così non ci siamo lasciati scappare l'opportunità di farcene una bella mangiata!
Ne abbiamo prese un bel po', circa un chilo a testa a colpo d'occhio, e abbiamo dovuto girare un po' per trovare il posto giusto, il "paradiso delle castagne", dove, ogni volta che ti giravi, ne vedevi altre a terra pronte per essere raccolte.
Devo confessare che io, prima di incontrare Moreno, non adoravo le castagne. Probabilmente perchè i miei le fanno arrostire sopra la stufa a legna alla fine risultavano stoppose e secche e non si erano guadagnate la mia benevolenza. In più le castagne hanno sempre significato solo una cosa per me: stare assieme alla famiglia, riunirsi attorno al fuoco e alla ribolla a scartare queste delizie, e negli anni della mia burrascosa adolescenza, finita in tempo per incontrare il mio Amore, ciò era da evitare a tutti i costi. Naturalmente ora non è così :) ma continuo a credere che le castagne di Moreno siano le migliori.
Naturalmente abbiamo dovuto far seccare tutto quel ben di Dio, quindi sono là in cantina che aspettano solo di essere mangiate. Che dire? Non vediamo l'ora!!
Un abbraccio a tutti voi,
Jul&Mo

venerdì, ottobre 8

Stagioni

Non so se tutti hanno capito Ottobre
la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene
prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi
fuggono nubi pazze, lungo i
miei monti colorati in rame
fumano nubi basse, fumano nubi basse...
O giorni, o mesi che andate sempre via,
sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi
che non sai mai giocare,
che non sai mai giocare...



Personalmente non amo molto l'estate: il caldo soffocante e (almeno qui da noi) umido non mi va molto a genio. Mi sento meglio quando devo aggiungere uno o due strati in più sotto il maglione ^^ Ottobre non è ancora a quei livelli ma richiama una serie di "luoghi comuni" caldi come i colori che colorano le foglie e i boschi in questo mese: le caldarroste, la raccolta di castagne e funghi, passeggiate nei boschi che sembrano incendiati da quanto sono rossi, tranquillità e pace che di sicuro in estate non si possono assaporare. Tutto attorno a noi sembra diventare molto più caldo, e, per ossimoro, la temperatura cala. Sì, mi piace Ottobre.
Questa domenica io e Moreno abbiamo programmato una passeggiata nel bosco sopra il monte Calvario per fare incetta di castagne :) lui ha occhio per queste cose e sa dove le castagne sono migliori e più numerose quindi tutto fa pensare a una bella scorpacciata di caldarroste in serata! Magari con un po' di ribolla gialla e una copertina di pile sulle ginocchia, giusto per onorare ancora questo fantastico mese.
Spero che ve lo godiate anche voi come noi, e che passiate un bel week-end!
Giulia
P.S. La canzone dei 12 mesi di Guccini è parecchio lunga, ma premia chi la ascolta fino in fondo ^^
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