mercoledì, giugno 27

Delle fisime.

fisima
[fì-ʃi-ma]

s.f.

Idea illogica, stravagante: gli è venuta la f. di diventare attore; ha la testa piena di fisime
‖ SIN. capriccio, fissazione



Il mondo, da quel che si dice, è un posto bello poichè variegato. Ogni singola persona, per quanto possa essere simile ad un'altra, si distingue sempre da piccole cose, che poi tanto piccola, qualcosa che decreta un'unicità, non può esserlo.  E le differenze migliori, le sfumature più belle che consentono di colorare il mondo usando le persone come colori su una tavolozza, non sono date dal colore di pelle occhi ecc, ma dalle differenze interiori.
I corpi possono pure assomigliarsi, ma le menti, oh, quelle si che sono galassie a se stanti, piccoli sistemi in cui ognuno ha le proprie costellazioni, i propri satelliti e i propri soli.
E, certamente, le proprie manie. 
Chiamatela mania, sghiribizzo, stranezza, fissazione, stravaganza, è sempre la stessa cosa: è quel chiodo fisso che ci condiziona, che a volte facciamo finta di non riconoscere come tale ma dentro di noi lo sappiamo, eccome se lo sappiamo, è una fisima bella e buona.
Certo, in questo momento storico in cui l'omologazione è d'obbligo, tanto che persino i caratteri distintivi di chi desidera essere ribelle sono bell'e catalogati, le fisime possono essere viste come un peso; fastidiose per il proprietario, che cerca di nasconderle agli altri e a se stesso per non ammettere di sentirsi una pecora un po' meno bianca delle altre.
Sinceramente io sono esattamente per l'opposto: fisserei subito una data per la Fisima Pride.
Chi è così fortunato da avere queste piccole preziose unicità dovrebbe andarne fiero, gongolarsi e gonfiare il petto quando cammina per strada o siede all'ufficio.
Ma si sa, è facile magnificare, pontificare, ciarlare e tessere le lodi di qualcosa senza tuttavia mettersi in gioco...
Quindi oggi voglio prendere una posizione, voglio fare Outing e dire: Si! Ho anch'io le mie Fisime!


E per dimostrare che faccio sul serio, che non sono fonts al vento, eccovene alcune!

- Una delle più curiose, per esempio, è la mia mania di girare il cuscino prima di andare a dormire.

Sposto immancabilmente il lato che era a contatto con il materasso verso l'alto, in una sola, unica rotazione. Se per caso poi non ricordo se l'ho già girato vado nel panico per un'attimo, perchè girarlo una seconda volta significherebbe dormire senza praticamente averlo girato, quindi sono capacissimo di accendere la luce e rimuginare calcolando quante volte l'ho girato...


- Un'altra, che mi provoca un fastidio interiore tremendo, è il verso in cui è messo il rotolo della carta igienica. Per una questione estetico-pratica, deve essere sempre messo sul porta rotolo in modo che si svolga con gli strappi che escano dall'alto e non da sotto, e non riesco a lasciarlo al contrario nemmeno a casa d'altri!


- Questa è colpa di mia madre si potrebbe dire, e prima ancora della tradizione scaramantica della nostra zona. Guai a mettere le posate incrociate!! A furia di sentirmi dire che porta male, sembro un funambolico cameriere francese a volte, quando fulmineo mi sporgo oltre le tavolate a sistemare le posate della Scimmia, la quale se ne straciccia tranquillamente della loro disposizione.

-Credo fermamente che non dovrebbe essere consentito a nessuna forma di vita di zuccherare il tè...se ne perde tutto il sapore e il profumo!! Ma siamo matti?? 

  
E voi? Quali sono le vostre piccole manie? E i vostri familiari vi sopportano come fa la Scimmietta con me? Raccontate gente, sono curioso!!





domenica, giugno 17

Marcia dei borghi

Poco tempo fa abbiamo avuto il piacere di partecipare alla Marcia dei Borghi che ogni anno viene organizzata nella nostra cittadina, un piacevole modo di scoprire luoghi a noi ancora sconosciuti (nonostante crediamo di conoscere il luogo in cui viviamo come le nostre tasche c'è sempre qualche angolo da scovare) e per passare una domenica mattina all'insegna di una piacevole passeggiata e del benessere.
Tra i due percorsi proposti, uno da 13 km e l'altro da 6 km, abbiamo scelto il secondo, volendo fare il percorso con calma e tranquillità. Più che correre e arrivare primi al traguardo, infatti, ci interessava più che altro stare assieme e goderci una bella mattinata passeggiando.
 
 E così, ridendo e scherzando, siamo arrivati alla fine mano nella mano e abbiamo approfittato del rinfresco offerto ai partecipanti, he he :)
Abbiamo già intenzione di iscriverci anche il prossimo anno e, se saremo in forma, impegnarci e fare i 6 km tutti di corsa! Yay!
A presto e buona domenica!

Giulia

domenica, giugno 10

Frollini senza uova al miele

Ciao a tutti! Oggi ricettina dell'ultimo minuto...Come sempre le Scimmietta studia, e io avevo voglia di esperimenti culinari.
Volevo fare una pasta frolla, ma non avevo le uova e non volevo usare l'olio, quindi ho provato a metter insieme un pò di ingredienti per fare una frolla con quello che avevo in casa. Il risultato è stato molto meglio di quanto mi aspettassi!

Frollini al miele senza uova


ingredienti:

275g di farina 00 ( so che è un peso strano, ma era tutta la farina che avevo! ^^)
125 g di burro;
70 g zucchero di canna;
45 g miele di acacia;
una bacca di vaniglia;
un cucchiaio di panna fresca;


Per prima cosa fare una fontana con farina, semi di vaniglia e zucchero di canna, poi aggiungere al centro il burro tagliato a cubetti e impastare con cura con le mani facendo attenzione a sabbiare bene il tutto.  Aggiungere il miele, impastare ancora e per ultimo un cucchiaio di panna fresca, che aiuterà la formazione di un panetto. Noterete che rispetto all'uso dello zucchero semolato, con quello di canna l'impasto resterà molto grezzo...tuttavia tra quello e il miele in forno caramellerà da favola!
Fatto questo date al panetto una forma schiacciata, rivestitelo con pellicola e mettetelo in frigorifero a raffreddare. Accendete il forno a 180° e, dopo che l'impasto avrà riposato una mezz'ora almeno, stendetelo su un ripiano leggermente infarinato allo spessore di circa mezzo centimetro e tagliatelo. Io per pigrizia questa volta l'ho tagliato a strisce, larghe circa 4 cm, e poi ogni stricia a formare dei 'mattoncini':  non sono bellissimi a vedersi o eleganti, però sono facilmente stivabili (per quanto non ce ne sia stato alcun bisogno) in una scatola di latta in caso durassero più di qualche ora :)
Infornateli quindi su una teglia rivestita con carta da forno per circa 8-10 minuti a seconda del forno, o comunque fino a colorazione.
Sentirete, sono come le ciliegie, uno tira l'altro!


 A vedersi sono molto rustici, ma una volta assaggiati ^^
 Questo è l'interno, fragrante e profumato di caramello

Beh, ora vi saluto che andrò a far un giro a cercar funghi.
Buona domenica a tutti!!!!

domenica, giugno 3

Crostata meringata al Lemon Curd...particolare

Ciao a tutti! L'altro giorno ho intravisto su Sky il grandissimo Santin che preparava una crostata meringata con Lemon Curd. Purtroppo non sono riuscito a seguire la trasmissione, quindi non mi sono scritto né ricetta né ingredienti...però la voglia è rimasta!
Già tempo fa avevo adorato il matrimonio tra meringa italiana e limone, in cui l'acidità e freschezza dell'uno mitiga la dolcezza dell'altro e viceversa, e il pensiero di riutilizzare la crema curd mi solleticava non poco.
Quindi, sull'idea di Santin ho fatto questa crostata, con una leggera modifica che all'inizio è stata forse un'azzardo, ma alla prova dell'assaggio è risultata ottima!

Crostata meringata al Lemon Curd... particolare

Ingredienti:

Per la frolla:

250g farina 00
150g burro;
100g zucchero a velo;
una bacca di vaniglia;
40 g di tuorli;

Per la meringa italiana;

125g albumi;
50g zucchero semolato;

50g acqua;
200g zucchero semolato;

Per il Lemon Curd;

2 limoni bio;
100 g burro;
un ramo di rosmarino;
2 uova intere (medie);
2 tuorli;
un cucchiaino abbondante di maizena;
150g di zucchero semolato;


Procedimento:

Per prima cosa prepariamo la frolla, che dovrà riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Con la farina e lo zucchero fare una fontana, al centro versare i tuorli, mettere il burro a temperatura ambiente cubettato e i semi di vaniglia, poi impastare con le mani fino ad avere un impasto liscio che non attacca più. Di solito uso un'altro metodo, cioè mescolare prima farina e zucchero con il burro e poi legarli con i tuorli, e devo dire che continuo a trovarlo più pratico.
Comunque sia, diamo una forma a panetto leggermente schiacciato (raffredderà prima se è meno spessa) e mettiamo la pasta avvolta nella pellicola trasparente a raffreddare.
Accendiamo il forno a 180°.
Dedichiamoci quindi alla preparazione del Curd.
Lavare bene i limoni, e grattuggiarne la scorza in una pentola, dove poi verseremo il succo una volta spremuti. Nello stesso pentolino mettere anche il burro e il ramo di rosmarino, quindi far andare a fuoco basso in modo da fondere il burro, poi lasciare in infusione mentre prepariamo il composto di uova. In una ciotola mescolare i tuorli e le uova intere con lo zucchero, poi aggiungere la maizena setacciata in modo che non faccia grumi, e mescolare il tutto fino a schiarire le uova.
A questo punto portare il succo di limone con il burro a bollore, versarvi dentro il composto di uova e mescolare continuamente portando la crema ad addensarsi su fuoco basso. Quando cotta versarla in una pirofila stendendola per farla raffreddare. Ricordatevi di togliere il ramoscello di rosmarino!
Ora tiriamo fuori la pasta frolla dal frigo, impastiamola nuovamente un attimo con le mani per ridonarle plasticità e poi stendiamola su un foglio di carta da forno leggermente infarinato allo spessore di circa mezzo centimetro.
Rivestiamo quindi lo stampo da crostata leggermente imburrato (ricordo che il burro non è per non far attaccare la base ma per trasmettere meglio il calore e cuocere meglio il fondo), bucherelliamo il fondo e versiamoci una manciata di fagioli secchi, di modo che non alzi in cottura, poi mettiamola nel forno già caldo a 180° per circa 18' ( o comunque fino a colorazione).
Ricordate solo che usando lo zucchero a velo colorerà un po' meno che usandolo semolato.
Cotta la frolla mettiamola a raffreddare e passiamo alla meringa italiana.
Mescolate in un recipiente pulito e ben sgrassato i tuorli con i 50g di zucchero, e in un pentolino i 50g di acqua con i 200 di zucchero, e mettete quest'ultimo a cuocere a fiamma viva.
Nel frattempo iniziate a montare lentamente gli albumi. Quando lo sciroppo arriva a 121°, aumentate la velocità della frusta e versate a filo lo sciroppo, poi proseguite a montare fino al raffreddamento.
Che consistenza fantastica!!^^
Ora è arrivato il momento di assamblare il tutto.
Con delicatezza trasferite il guscio di frolla sul piatto di servizio, e stendete al suo interno un velo di Curd di circa un centimetro.
Fatto questo, con la Sac a Poche iniziate a decorare la superficie con la meringa italiana.


Una volta finita la decorazione. è ora di divertirsi! Prendete il cannello, o in alternativa usate il grill del forno (mi raccomando, usando il grill state attenti ci vorrà molto poco!!!!) e bruciacchiamola per bene! ^^


Il risultato finale sarà questo:
Devo dire il vero, per una volta farmi i complimenti perchè è davvero buona!! ^^
Il rosmarino, se riuscite a bilanciarlo bene sta davvero da Dio con il limone, ne sottolinea il sapore.
Chiaramente non serve che vi dica che il poter usare limoni provenienti dal nostro bellissimo Sud Italia, farà davvero la differenza. In quel caso, essendo i limoni di giù grossi come palle da rugby :) logicamente se ne userà uno al posto dei due indicati. Ciao Ragassuoli, e buona domenica!!!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...