lunedì, dicembre 31

Cous cous con limoni sotto sale

Se c'è una cosa che adoro cucinare, è il Cous Cous.
E' buono, gustoso, sazia, e se si usa quello precotto si sta davvero un attimo.
Certo, cuocerlo da se è tutta un altra cosa e tutto un altro sapore, ma non sempre si ha il tempo e a volte bisogna scendere a compromessi.
E questo è un compromesso davvero gustoso.


Cous Cous con limoni sotto sale

ingredienti ( 2 persone) :

150 gr Cous Cous precotto ( per le dosi dovete vedere sulla confezione, di solito sono attorno ai 75 g di cous cous e 120 ml di liquido a persona)

350 ml Brodo vegetale ( il liquido per il cous cous, nella marca che uso io, la Alce Nero, mi sembra siano 240 ml per due persone più un pò per bagnare la carne)

250 g di petto di pollo

1/4 di cipolla

olive taggiasche

1 carota grande o 2 piccole( nelle foto non la vedrete perchè era l'unica volta che mi ero dimenticato di lei!!!)

due fettine di limone sotto sale (io li ho fatti da me ma sicuramente li troverete nei negozi mediorientali della votra città)

Spezie:
Questo merita un discorso a parte. Io mi sono preparato i miei mix di spezie belli macinati e me li sono messi in comode scatolette di metallo pronti all'uso. Potete comprare dei mix pronti, usare del Ras el Hanout ( a trovarlo non c'è nulla che non diventi buono come usando quel preparato fantastico!!!!) oppure aggiungere le spezie, assaggiare e aggiungerne altre creandovi il vostro mix.
Queste le spezie presenti nel mio:
 - cumino
 - cardamomo
 - anice stellato
 - un pizzico di lavanda
 - carvi
 - chiodi di garofano
 - pimento
 - sommaco
 - paprika forte
 - paprika dolce
 - pepe nero
Il mio consiglio è farvi la vostra miscela e in buona quantità, per poi averla pronta ad ogni evenienza.
totale delle spezie, 1 cucchiaino da caffé colmo o uno e mezzo.

Olio evo, sale e pepe q.b.
Burro o strutto, una noce


Allora, per prima cosa mettiamo a cuocere a vapore la carota, tagliata a pezzettoni di circa 2 cm con tagli obliqui. Ci metterà una 50 di minuti circa in vaporiera ( io uso la mitica cuociriso) e ci darà il tempo di preparare con calma tutto. Affettiamo il petto di pollo e poi tagliamolo a bocconcini.
Prepariamo anche la cipolla tagliandola a dadini, le olive a pezzi e gli spicchi di limone conservato (ecco qui come farne, io avevo seguito un procedimento simile ma la pagina web di quello non è più online) lavati molto molto bene e tagliati a tocchetti anch'essi.
Pesate il Cous Cous e mettetelo in una ciotola assieme ad un cucchiaio d'olio per ogni persona e mescolate bene, mettete in un pentolino la quantità di brodo per il cous cous e in un'altro continitore quello che avanza, che useremo per la cottura. Ok, siamo pronti.
Quando alle carote mancano solo 10 minuti per essere pronte, ungiamo una padella e mettiamoci ad
appassire la cipolla, poi aggiungiamo il pollo, lasciamolo colorire a fuoco medio qualche minuto, bagnamo con un po' di brodo e aggiungiamo le spezie, le olive e il limone, abbassiamo il fuoco e cuociamo coperto per circa 15 minuti.Una volta coperta la pentola, mentre attendiamo che il pollo cuocia accendimo il fuoco sotto al pentolino di brodo, portandolo a bollore, e quando sono pronte le carote aggiungiamole al pollo: se per caso dovesse mancare sughetto, aggiungiamo ancora un po' di brodo al pollo e lasciamolo proseguire la cottura.

Abbiamo quasi fatto! Il pollo sta finendo di diventare bello saporito, il brodo per il cous cous sta bollendo.... non resta che versare il brodo bollente sul cous cous e coprire, lasciando che assorba tutto il liquido gonfiandosi ( dai 5 ai 7 minuti, dipende dalla marca, leggete sulla confezione) e controllare il pollo aggiustando in caso di sale e pepe.
Passato il tempo scritto sulla confezione scoprite la ciotola e sgranare il cous cous con una forchetta aggiungendo una noce di burro ( o di strutto se come me non potete )

Non resta che impiattare!
Buon appetito!



ecco come si presenta il piatto... vi assicuro che è davvero squisito!
Scimmia approved!


ecco i miei vasetti di limoni sotto sale
ed ecco uno picchio appena lavato
 Il sapore è davvero strano, ma come per esempio l'ume boshi al primo boccone non ti piace, al secondo lo apprezzi di più, e in breve non puoi farne a meno! ^^




ciao Ragassuoli! Buon Capodanno!!!!

sabato, dicembre 29

Giorni festivi di dicembre


 
Salve Ragassuoli!
Buone feste!!!!
Come va? Scartati i regali, digerito il pranzo di Natale e pronti per quello di Capodanno?
Noi decisamente si, infatti questi ultimi tre giorni del 2012 prendo 'ferie' da casa nostra ( il 24 ci ho lavorato fino alle 19 passate dalla mattina presto, e idem il 26...) perchè finalmente il 1 gennaio porto la Scimmietta a vedere i progressi. Il 27 con l'aiuto del parentado e ieri da solo abbiamo pulito a fondo la casa, e ora è li in attesa di stupire. Poi chiaramente metteremo le foto, una volta sciolto il segreto di Stato :)

Per le feste la nostra città, Gorizia, si è vestita magnificamente quest'anno. Un grande albero di Natale nella nuova Piazza Vittoria, bancarelle di dolciumi provenienti da paesi esteri vicini e lontani, bande di suonatori itineranti che allietavano le strade con del buon jazz e postazioni all'aperto per Karaoke nel corso, anch'esso ora magnificamente rimesso a nuovo e finalmente solo pedonale.
E le vostre città? Sono anche loro a festa come voi? ^^
Per scusarci delle prolungate assenze, che spero tra poco finiranno, vi lasciamo con le foto della nostra di città in festa!
non ci sarà vischio, ma ogni scusa è buona ^^
Suonatori di musiche balcaniche vestiti da babbi natale..impagabili!
Calesse natalizio...che romantico!
Delle frittelle olandesi con sciroppo d'acero....mmmmmm
dolciumi, dolciumi e ancora dolciumi lungo il Corso..Adoro Natale!^^

lunedì, dicembre 3

Tre minuti una parola


Volevamo condividere con voi l'ultimo dei video di Severgnini, Tre minuti una parola, che potete vedere qui. Personalmente amo Severgnini e il suo wit (spirito, arguzia) e la sua deliziosa ironia. Ho anche un ricordo molto dolce legato a un suo libro, L'inglese, perché ricordo che il mio zio preferito, Marcello, me l'aveva regalato in occasione di un mio viaggio-studio in Irlanda.
Beh, se avete voglia di spendere tre minuti del vostro tempo (che inevitabilmente diventeranno molti di più, vi avverto, questa roba dà dipendenza) sapete come farlo! 
A presto,
Giulia

domenica, novembre 18

Castello di Duino-memorie d'estate 2

Quest'estate non abbiamo potuto andare in ferie. Moreno era troppo impegnato con il lavoro e con la casa per poter pensare di andare in vacanza (anche se grazie a dio è stato a casa alcuni giorni), e io ero tutta concentrata sui miei esami, quindi non abbiamo poggiato piede su una roccia montana né affondato le dita nella sabbia marina. L'unico breve "viaggetto" che ci siamo concessi, se viaggetto si può chiamare percorrere una trentina di km, è stato quello che ci ha portato a visitare il Castello di Duino, una perla a strapiombo sul mar Adriatico del quale entrambi eravamo a conoscenza ma che avevamo fino allora sempre "snobbato" (non perché non ci piacesse ma perché non avevamo mai pensato di visitarlo prima d'allora). 
La giornata soleggiata era perfetta per ammirare il mare scintillante dai vari terrazzi del castello e l'esagerata calura portava a rifugiarsi nelle fresche stanze e soprattutto nel bunker sotterraneo. Ovviamente, nonostante il caldo, ci restavano le energie per fare gli scemi nel giardino...
...e anche per scalare la piccola torre per godere del panorama mozzafiato (frase trita, lo so, ma non c'è migliore espressione per descriverlo).
Se siete dalle parti di Trieste vi consigliamo di non perdere l'occasione di visitare questo castello. Nonostante gli interni non siano granché (meglio il castello di Miramare, poco distante, da questo punto di vista), la vista che offre è incomparabile e vale il biglietto e l'eventuale salita di scale nonostante i 40 gradi all'ombra! :)

domenica, novembre 11

Weekend tranquillo, finalmente in cucina dopo tanto!

Era da un bel po', più di un mese, che Moreno e io non passavamo un weekend come si deve. Io ho lavorato per alcuni weekend di fila e spesso e volentieri Moreno si fermava a lavorare a casa nostra anche il Sabato (e a volte è capitato anche di domenica!) quindi era da tanto che non ci rilassavamo un po' insieme e passavamo un pomeriggio vicini vicini. Ovviamente ci vediamo ogni sera o quasi (in realtà una sera sì e una no, e nel weekend sempre), per permettermi di studiare anche alcune sere, ma il tempo che passiamo assieme non è mai abbastanza. Cosa volete che sia una serata assieme? Il tempo passa così velocemente e noi ne vorremmo avere sempre di più a disposizione. Spero davvero che quando andremo a vivere assieme questo bisogno sarà soddisfatto :)
Beh per tirare le fila comunque questo weekend finalmente ce l'avevamo tutto per noi, o quasi. Anche se il sabato, per una cosa o per l'altra, ci siamo visti solo per la cena e dopocena, la domenica abbiamo potuto passare più tempo assieme, addirittura tutto il pomeriggio! :D Avevamo entrambi bisogno di tranquillità e relax, così cosa abbiamo fatto? Abbiamo cucinato ovviamente! Cioè, per un po' abbiamo cucinato assieme (la torta che vedete sotto) e per un po' ha cucinato solo Moreno mentre io gli occupavo una sedia in cucina per finire il libro che devo leggere per il mio prossimo esame. Come ho detto era veramente tanto che non passavamo un pomeriggio così, e soprattutto Moreno, che ultimamente ha avuto davvero poche occasioni per cucinare. E siccome cucinare è una valvola di sfogo per la sua creatività e lo fa star bene (e fa star bene anche a me, che mangio i suoi manicaretti!) sono stata davvero felice che dopo tanto tempo abbia potuto farlo. Beh, vi lascio a lui con le ricette! 






Bigné fritti al tonno e gamberetti

Ingredienti:
65 gr Farina 00;
60 gr strutto;
80 gr latte di riso;
100 gr uova;
una scatoletta piccola di tonno sott'olio;
una manciata di gamberetti;
un cucchiaino di capperi sottosale lavati asciugati e tritati finemente;
sale e pepe q.b.
aneto q.b.
un cucchiaio di salsa tahine chiara;
Scorza di mezzo limone;
erba cipollina q.b.


Per prima cosa procedere preparando la pasta choux.
Mettere sul fuoco in una pentola a fondo spesso il latte di riso , lo strutto a pezzetti e un pizzico di sale, e portare al primo bollore. Appena inizia il bollore, versare la farina tutta in un colpo, mescolando bene e lasciarla sul fuoco, sempre mescolando, finchè l'impasto non si asciugherà abbastanza. Mettere quindi l'impasto in una ciotola, lasciarlo riposare qualche minuto poi aggiungere le uova un po' alla volta aspettando sempre che siano perfettamente assorbite prima di versarne ancora.
Usando il cutter, il robot da cucina o il frullatore se come me non avete mezzi ( ma vi avviso che con il frullatore ci si tormenta un tantino) riducete in purea il tonno con i gamberetti, la salsa tahine i capperi l'erba cipollina l'aneto (abbondate pure) e la scorza grattugiata del limone.
Assaggiate e regolate di sale e pepe, poi amalgamatelo all'impasto choux e trasferite il tutto in una sacca da pasticciere.
il procedimento per friggere è semplicissimo: olio caldo - circa 150°- mettetevi con la tasca da pasticciere sulla padella e facendo fuoriuscire l'impasto con una mano porzionatelo con l'aiuto di un coltello a lama piatta.









Controllate la temperatura, che sia costante e non si alzi troppo man mano che l'olio inevitabilmente si sporcherà, sennò saranno scuri scuri fuori e ancora troppo molli dentro. Invece, tenendo la temperatura a 150° si cucineranno più lentamente, dando il tempo all'interno di asciugarsi un po' prima di colorsi troppo.





Poi metteteli a scolare su carta assorbente.
Mi raccomando, ancora caldi una spolverata di sale, pepe di mulinello e buon appetito!!





Come dolce una semplice ciambella all'olio.
Faccio finta che il burro non mi manchi, ma non è vero!! Come vengono i dolci con un buon burro di qualità non vengono con null'altro, sob!!!
Però si riesce a fare delle buone cose anche con altri prodotti, e per un golosone come me non è assolutamente da sottovalutare la cosa!
Ciao Ragazzuoli, a presto!!







Close up sulla granella...hmmmmm!


domenica, novembre 4

Cena al pub-memorie d'estate 1

Questo è il primo di due post in cui sostanzialmente sarò tutta nostalgica per l'estate passata, per la mia lunga chioma (drasticamente tagliata a settembre, se non ricordo male) e di come si stava bene prima, quando c'era aria di vacanze e tutto sembrava (e non era, diciamo la verità) più facile.
Le foto che vedete sono state scattate durante una cena, l'ultima cena fuori possiamo dire, dal momento che preferiamo non andare più a cena in ristorante fino a quando Moreno avrà finito il suo periodo di "astinenza" dai cibi proibiti. Il ristorantino, chiamato Pub Underground, serve sia piatti che panini ed è uno dei nostri locali preferiti. Moreno ci pranza ogni giorno lavorativo (con menù fisso ovviamente), quindi conosce i gestori da anni ed è in rapporti molto amichevoli con loro, e ogni volta che andiamo troviamo sempre questa atmosfera accogliente e calda e la sensazione di essere un po' a casa, che non guasta, unita a piatti davvero ottimi, sia tradizionali goriziani (il Pub è a Gorizia, per inciso) che classici intramontabili italiani. Di solito ci andiamo in occasioni abbastanza "speciali" ma casual, per esempio quella sera Moreno aveva voluto "premiarmi" di un trenta fresco fresco con una deliziosa cenetta fuori. E diciamo che era anche (soprattutto) un pretesto per mangiare bene e fare un paio di foto per mostrarvi il posto, facendo quindi pubblicità al locale ;) 
E voi, cari, avete un ristorante preferito nel quale vi sentite a casa e del quale conoscete per nome i gestori/camerieri? 

giovedì, novembre 1

Ho sempre confidato nella gentilezza degli sconosciuti

...beh, in realtà no. Vedete, facendo la promoter/hostess all'Ikea da più di un anno ne incontro di gente e purtroppo devo dire che molti di loro non sono per nulla gentili. A volte però capita di trovare quei clienti dei quali ti ricorderai almeno per un pochino, che lasciano una piccola impronta nel tuo cuore. Oggi, per esempio, una cliente che ho aiutato a fare la carta Ikea Family mi ha regalato un Bacetto prima di andarsene per la sua strada. Ho mangiato il cioccolatino con il suo viso ancora fresco nella mia mente e prima di gettare la carta ho dato un'occhiata al bigliettino che c'era dentro. Diceva: "Avrai un minuto di fortuna per ogni sorriso che regalerai". E ho sorriso nel leggerlo, e non era sicuramente la prima volta che lo facevo durante la giornata. 
A volte un piccolo gesto può rallegrare la giornata di qualcuno; a volte è bene mettere da parte tutti i pensieri negativi e confidare nella gentilezza degli sconosciuti.

venerdì, ottobre 19

Quanto tempo!


Il tempo passa in fretta e tra un esame e un mattone da aggiungere alla casa non ci siamo accorti che vi  stavamo trascurando e che vi avevamo lasciati soli e disperati per la nostra assenza! Eh, lo sappiamo che ogni giorno venivate qui, nel salotto speranzosi di trovarci...lo sappiamo che sognavate ogni notte un nostro nuovo post, hehe! Beh, ci auguriamo che il sorriso che provocherà questa splendida e ironica cover di Vecchio frac live in un bagno vi faccia dimenticare la nostra latitanza. A presto ragazzi!

venerdì, settembre 14

Fretta, fretta fretta, e cena arabeggiante.

Ciao Ragassuoli!
Ecco che ritorno, dopo un bel po' di tempo lontano dalle tastiere. I motivi sono molti, e si sono coalizzati per tenermi lontano dal salottino.
Innanzi a tutto, il sottoscritto ha venduto il suo computer, quindi si trova sprovvisto, da agosto, di idoneo mezzo informatico di trasmissione del proprio pensiero. Ma questo è un problemuccio facilmente aggirabile, una quisquilia ( che bella questa parola! Quisquilia...ah, come suona bene!)
La casa è la scusa solita, e mi tiene occupato come sempre dopo lavoro, anche se ormai i passi avanti fatti sono stati tanti; non dico che siamo in dirittura d'arrivo, anche perché per ogni problema risolto ne salta fuori un'altro, però almeno si prosegue. Il portone di ingesso nuovo per esempio è stato montato, le piastrelle dell'ingresso, del bagno e della cucina aspettano solo di essere montate, ho grattato tutti i muri del piano sopra e ora basta gessarli... Pian piano si prosegue, anche se questo contribuisce ad annichilire il tempo libero rimastomi.
Quello che di nuovo si è aggiunto sono le cento ore circa di corsi di formazione che sto facendo, che oggi per esempio mi hanno visto partire di casa alle 6:30 del mattino e ritornare alle 18 passate, e mi vede macinare circa 120 km di strada ogni giorno solo per andare e tornare.
Ma passerà, ancora questo mese e poi ottobre e sarò a posto ;)

Quindi, le domeniche tempo permettendo mi sfogo cucinando e improvvisando, non avendo più internet come alleato ( mai ho rimpianto tanto come ora l'aver già portato il 90% dei miei libri di cucina nella soffitta della casa nuova!!) mi trovo a improvvisare, intolleranze permettendo.

Per la Scimmietta per esempio l'altro giorno ho preparato una buona cenetta in stile arabo :)



L'aspetto forse non invita molto, ma all'assaggio si è rivelato alquanto godurioso!
E ha avuto il pregio non sottovalutabile di essere facile e veloce da realizzare!

Carote saltate al timo fresco

Ingredienti:
2 carote bio
2 cucchiai colmi di mandorle
timo fresco, olio evo e sale q.b.

Niente di più semplice: mentre tostiamo leggermente le mandorle, con il pelapatate ricaviamo dei filetti di carota, e mettiamoli a marinare in qualche cucchiaio di olio e.v.o., del sale e abbondante timo fresco.
Dopo un'oretta almeno saltiamole velocemente in padella a fiamma alta assieme alle mandorle affettate,
poi serviamo. Semplice velocissimo e saporito!



                                     
Spiedini di pollo glassati
ingredienti:
petto di pollo;
miele di castagno;
aceto di mele;
olio e.v.o.;
mezzo cucchiaino scarso di ras el hanout
sale e pepe
peperoncino fresco

Tagliamo a dadini il pollo, mettimolo in una ciotola e versiamoci 5 cucchiai di olio, 2 di miele, uno di aceto, le spezie e il peperoncino. Mescoliamo bene, versiamo il tutto in un sacchetto da freezer e chiudiamolo cercando di togliere tutta l'aria, poi lasciamolo riposare in frigo qualche ora: più riposa meglio prenderà i sapori.
Scaldiamo la piastra, o la griglia per i fortunati, tiriamo fuori il pollo e creiamo degli spiedini.
Per un'idea in più, usate come spiedini dei rametti spessi di rosmarino cui avete fatto la punta e tolto tutti gli aghi tranne ad un'estremità. Mi raccomando però, siano grossi sennò si piegheranno poi e sarà difficile girarli in cottura!
Mettete sulla griglia calda gli spiedini, e cuoceteli girando spesso e bagnando spesso con la marinata.
Non preoccupatevi della crosticina nera che faranno! E' il miele che caramella, mmmhhh...




Zucchine al vapore di lime e roobois

ingredienti:
zucchine scure
1 lime
the rosso (rooibois)

Nella vaporiera, o nella pentola che di solito usate per il vapore (io uso la cuociriso)
versate, oltre all'acqua un cucchiaino di roobois, il succo di mezzo lime e le zeste.
Cuocete verificando ogni tanto la cottura, non devono sfaldarsi ma restare sode,
poi conditele con un filo d'olio ( meglio non aggressivo) e poco sale.
Sembrano leggere e insapori, ma hanno una gran sfumatura di gusti.


Per il pane ho usato un'impasto di pane classico tenuto morbido, solo che invece del lievito ho aggiunto del cremor tartaro e del bicarbonato. Dopo un riposo di un'oretta in frigo ho tirato la pasta allo spessore di un cm, con un coppapasta ho tagliato dei dischi di 10 cm di diametro e li ho spennellati in cima con un composto di olio d'oliva e zatar.
Forno già caldo al massimo, con al suo interno la teglia in modo che sia anche lei bella rovente, ho fatto scivolare sulla teglia con una paletta le focaccine, fino a leggera doratura .
Non lieviteranno molto in realtà, ma resteranno morbide.


Che dire Ragassuoli? Spero che questo periodo di clausura finisca presto, in modo da poter tornare anche a commentare i vostri post invece di leggerli soltanto dal cellulare usando riesco. (tra l'altro, ma quanto è scomodo!!!)

Buon weekend, un abbraccione
Moreno

sabato, settembre 8

Nel nostro cuore la nostra lingua, la nostra gente.


 Questo video rappresenta la nostra ragione perfettamente. Le immagini sono state filmate tutt'attorno la nostra terra, la gente sono persone normali che puoi trovare ogni giorno per strada e le parole sono un po' in friulano, un po' in italiano.
Siamo molto orgogliosi della nostra terra, della nostra gente, della nostra lingua. Spero che vi godiate questo video. A noi è piaciuto moltissimo.


Se vi piace la canzone potete scaricarla gratuitamente con tutto il resto dell'album qui. Troverete il link per il download sotto l'immagine del gruppo, a sinistra.

domenica, settembre 2

The Help, il libro

Vi avevamo già parlato del film qui, ora vorrei parlarvi del libro, che sto leggendo in questo momento.
La storia è la stessa- una ragazza bianca e un paio di cameriere di colore scrivono assieme un libro per denunciare il razzismo nello stato del Mississippi-, ma ovviamente ci sono delle differenze tra il romanzo e la trasposizione cinematografica. La versione su grande schermo evidenziava certo tutta la bruttezza della discriminazione della gente di colore, ma secondo me non è riuscita a rendere come questa discriminazione fosse profondamente radicata nel tessuto sociale e culturale di quel tempo in quel luogo. Sto parlando di azioni e modi di pensare ritenuti "normalissimi" all'epoca e che ora fanno impallidire/rabbrividire (me, almeno).
In particolare vorrei citare un estratto da pagina 111 (edizione italiana edita da Mondadori, traduzione di Adriana Colombo e Paola Frezza Pavese), contenuto in un capitolo la cui voce narrante è quella di Aibileen, donna di servizio:

Mi diverto sempre a vedere come i piccolini credono a tutto quello che gli dici. Tate Forrest, un bambino che guardavo tanto tempo fa, la settimana scorsa mi ha fermato vicino al Jitney e mi ha abbracciato forte, tutto felice di vedermi. Ora è grande. Io avevo premura di tornare da Miss Leefolt, ma lui si è messo a ridere e ricordare. Quando era piccolo (...) gli ho detto di non bere il caffè altrimenti sarebbe diventato nero. Dice che non ha mai bevuto una tazza di caffè in vita sua, e adesso ha ventun anni. Fa sempre piacere vedere i ragazzi che sono venuti su bene.

Questo fa davvero riflettere, no? E devo dire che sono contenta di non vivere in un mondo così (per quanto, diciamocelo, i vestiti in quell'epoca erano davvero i migliori!!). Ce n'è ancora di strada da fare, ma almeno non siamo più a quei livelli, nella maggior parte dei casi.

Giulia


giovedì, agosto 23

Finta Torta Paradiso

Ciao a tutti!
Finalmente con i muratori per casa si inizia ad intravedere una fine dei lavori, ma appunto con i muratori per casa tutto è diventato più frenetico, essendo io a seguire tutto devo correre su e giù, portar loro il materiale che serve, andare a prendere decisioni su come risolvere gli inevitabili problemi che si divertono a spuntare come funghi ecc.
Questo però non riesce a togliermi la voglia di sperimentare e trovare nuovi modi di fare ciò che mi piaceva ed ora non posso più.
Un momento che ha risentito della mia nuova dieta è stata la colazione. Certo, biscotti senza lievito e senza burro si trovano, ma spesso sono duri come sassi e dal sapore non proprio eccelso. Quindi volevo una torta bella spugnosa e ricca per accompagnare il mio tè mattutino...E quale torta migliore della Torta Paradiso?
Certo, è anche una tra le torte per cui il burro è l'ingrediente principale e fondamentale ma...mica ci lasceremo condizionare da questo vero? ^^
Quindi ecco come ho fatto la mia


Finta Torta Paradiso

ingredienti

150 g olio di semi di girasole spremitura a freddo
150 g latte di riso
200 + 50 g di zucchero semolato
6 uova medie
120 g fecola
130 g farina 00
vaniglia (qualche goccia di estratto, se di qualità, sennò una bacca)
zucchero a velo per guarnire
marmellata



Preriscaldare il forno a 170°.
Montare i tuorli d'uovo con lo zucchero (i 200 g) fino ad ottenere un composto spumoso, poi sempre mescolando aggiungere poco alla volta l'olio e il latte di riso emulsionati assieme, versandone ancora solo quando il precedente è stato tutto incorporato.
Setacciare assieme la fecola e la farina, e unirli al composto.
Unire agli albumi i 50 g rimanenti di zucchero, far schiumare tenendo su fiamma bassissima fino al raggiungimento di circa 40° poi togliere dal fuoco e montare a neve ferma, quindi unire i due composti con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto.
Versare in una tortiera da 26-28 cm precedentemente oliata e infarinata, e infornare cuocendo per 40' circa, controllare con lo stecchino.
Lasciar raffreddare, tagliare il dolce a metà ricavandone due dischi e farcire.
Io ho utilizzato marmellata, avendo fatto proprio il giorno prima una squisita marmellata di prugne, gustosa e leggermente asprigna, ma ci starebbe bene anche una crema pasticciera fatta con latte di riso e lime.. vedete voi!



Ciao Ragazzuoli!


ecco qui la torta intera...o quasi: non ho fatto in tempo a prendere la macchina fotografica che era già sparita per un quarto!


Ed ecco la mia fettina in tutta la sua spugnosa dolcezza. Morbida e leggera, solo a riguardarla in foto mi manca!

lunedì, agosto 20

Fisime, parte due

Forse vi ricordate il post di Moreno in cui spiattellava tutte le sue piccole fissazioni...beh è venuto il momento di farvi sapere anche le mie! In realtà non sono solo delle fisime e delle fissazioni ma anche delle cose particolari, delle stranezze che appartengono solo a me. 
Devo dire che all'inizio non sapevo cosa scrivere. "Non ho fisime io!", ho risposto a Moreno quando mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere che scrivessi un post simile al suo. Al che lui mi ha guardato di storto come per esclamare, ma dici sul serio o stai facendo dell'ironia?! Dicevo sul serio. Per molto tempo ci ho pensato e sono arrivata alla conclusione che non ho fisime. Poi però, dopo aver passato altro tempo a non pensarci, ho capito che ce le ho, eccome! E' solo che per me non erano fisime ma cose assolutamente normali.
Senza ulteriori indugi, quindi, ecco la mia top ten (che potrebbe anche essere una top twenty, ma voglio risparmiarvelo) di cose strane e fissazioni:

10. Mi dà assolutamente fastidio che i testi che si scrivono al computer non siano giustificati, cioè che non siano "dritti" a destra e a sinistra. A Moreno questo non importa e mi sono trovata spesso e volentieri a rivedere i suoi post selezionando tutto e cliccando il tasto "giustifica" come un'invasata.

9. Correlato al numero dieci, mi dà fastidio quando la gente sbaglia congiuntivi o sbaglia la pronuncia di una parola, sia in Italiano che nelle altre lingue che conosco. Non ci posso fare nulla, sono una incorreggibile perfettina/maestrina, e mi capita spesso di correggere le altre persone nel bel mezzo di un discorso. Solo ora sto cercando di trattenermi, dal momento che la precisazione non è (quasi mai) ben accetta.

8. Quando lavo i piatti non mi piace avere il lavello riempito d'acqua. Ho un metodo preciso per lavare i piatti, ovvero bagno la spugna, ci metto sopra il detersivo, strofino i piatti con la stessa e, quando ho finito di strofinare tutto con la spugnetta, risciacquo tutto in una volta. Per cui, quando qualcun altro mette mano a questo schema ben definito, mi arrabbio da morire. Per esempio, mio padre di solito mette tutto a mollo e poi lava. Quando lo fa e devo lavare io i piatti mi rifiuto perché davvero mi fa senso tutta quell'acqua unta e schifosa.

7. Sempre parlando di piatti, io voglio che siano ben ordinati nello scolapiatti. Prima i piattini da dessert, poi i piatti fondi, infine quelli lisci e quelli da pizza (un po' più grandi del normale). Non riesco proprio a capire chi, come mia madre, li lascia tutti sparpagliati.

6. Quando dormo devo avere sempre qualcosa che mi copre. Per assurdo, anche se fa caldo da strapparsi la pelle di dosso, non riesco a dormire senza una piccola coperta o un lenzuolo.

5. Restando in tema letto, il mio rituale prima di andare a dormire è: accendo la luce "grande" per entrare in camera; accendo la lucetta del comodino; spengo il lampadario; mi corico; spengo la lampada del comodino. 

4. Non riesco a dormire con braccia o gambe che pendono dal letto. Forse è una fissazione che mi è restata da quando ero piccola e avevo paura che sotto il mio letto ci fosse un mostro (come quello di Nightmare Before Christmas).

3. Quando sono a casa mia vado in bagno con la porta spalancata e mi cambio con la porta aperta tranquillamente.

2. Posso passare dei mesi con vestiti accatastati sulla sedia come se vivessi in un campo nomadi, ma ogni tanto mi prende il tic e metto tutto a posto, faccio l'aspirapolvere e guai a lasciare qualcosa in disordine.

1. Non presto praticamente nulla al di fuori della mia famiglia (che include naturalmente anche Moreno), dato che sono molto gelosa dei miei possedimenti. E quando occasionalmente presto qualcosa tutto deve ritornare a me nello stato in cui era prima. Niente orecchie ai libri o minime pieghe, niente copertine maltrattate dei fumetti, assolutamente niente righe sui CD/DVD, altrimenti divento una bestia.

lunedì, agosto 13

The Artist


The Artist è un film che mi ha affascinato da subito: in bianco e nero, quasi totalmente muto, ambientato nei ruggenti anni '20, è naturale che mi attraesse come una calamita. Tuttavia non siamo riusciti a vederlo al cinema per una cosa o per l'altra (troppo impegnati, troppo stanchi, troppi film belli in uscita) e avevo pensato di averlo perso per sempre (o almeno, fino a quando Sky si sarebbe deciso a mandarlo in onda); il Premio Sergio Amidei, che si svolge a Gorizia ogni anno ed è un festival del cinema internazionale, ci è giunto in aiuto proiettando il film gratuitamente nella stupenda cornice del giardino di Villa Coronini. Ovvio che non potevamo farci scappare anche questa occasione!

La "sala" era affollata, l'età media era forse 40 anni, la temperatura era perfetta e il tramonto ha decretato l'inizio del film. E tutti siamo rimasti a bocca aperta.
Il film ha ripreso perfettamente l'atmosfera dell'epoca, quel gioioso mutismo che si può ancora oggi assaporare guardando un vecchio film, dandole nuova vita e nuova energia. Tutto il film è stato accompagnato da musiche originali di film dell'epoca, per supplire ai mancanti dialoghi, e le uniche scene in cui la colonna sonora non era presente erano o momenti di grande tensione o le uniche due scene in cui si potevano effettivamente sentire i rumori e le voci dei personaggi, come siamo stati abituati a fare. 
L'effetto di queste due scene, almeno su di me, è stato sconvolgente. Come uno spettatore dell'epoca, attonito di fronte ai primi "talkies", film parlati, sono rimasta incredula nel sentire gli attori prendere vita nelle loro parole e nei loro rumori naturali. E penso che questo sia stato il vero punto di forza del film, se si esclude naturalmente una trama molto ben strutturata, degli attori fantastici e un'intatta sebbene rarefatta atmosfera declinata in tutti i toni del grigio: il fatto di potersi identificare nel pubblico dell'epoca e capire la portata di una tale rivoluzione.
Ovviamente non possiamo che raccomandarvi caldamente il film: guardatelo, apprezzatelo, e rendetevi conto che è pura arte. Punto.

sabato, agosto 4

La cena del 22-vegan!

Come forse sapete noi ci teniamo alle date. Festeggiamo sempre anniversari e altre date importanti (come, per esempio, quella del nostro primo bacio) e spesso, quando riusciamo, cerchiamo di festeggiare anche i mesiversari! Ogni 22 del mese, quindi, si fa un pochino di festa: una serata assieme, un bacio, ma anche un regalino o una cenetta, in ogni caso facciamo quanto possibile per auto-celebrarci :)
Il 22 di luglio Moreno mi ha stupito con una cenetta deliziosa...tutta vegana!
Forse vi ricordate infatti delle intolleranze di Moreno...beh, da quel momento cucinare non è stato più lo stesso, ovviamente, e abbiamo dovuto ripiegare su cucine "alternative" come, appunto, quella vegana.
I vegani, per chi non lo sapesse, sono degli "estremisti" vegetariani: non mangiano nulla derivato dagli animali, e ciò include ovviamente (a parte la carne) le uova e i latticini. Perfetto per Moreno che, sebbene possa mangiare uova o carne, non può toccare il latte e i suoi derivati!
(P.s: L'idea di fondo è stata: se imparo a cucinare togliendo così tanti ingredienti, poi non sentirò nemmeno la mancanza dei pochi che non posso usare!! N.d.M)
D'obbligo è stato l'acquisto di un libricino che finora non ha mai deluso: Simone Salvini, Cucina vegana, edizioni Mondadori. I piatti che vedrete in questo post (e probabilmente anche in molti prossimi) sono proprio tratti da lì.
Voi che ne pensate della cucina vegana e della scelta di vita che essa comporta? Io sono stata vegetariana per diversi anni, ma non sono mai giunta a una scelta così estrema (togliere uova e formaggio per me è estremo, esatto). Nonostante ciò adoro la cucina vegetariana e vegana e ogni tanto mi piace "tornare alle origini", anche se negli anni ho cambiato "idea" e sono diventata onnivora. Moreno, invece, non ha mai rinunciato alla carne...lui è un onnivoro convinto da sempre ;)

Come primo, verdure risottate mantecate con crema di sesamo e yogurt di soia al naturale (lo yogurt di soia solo per la sottoscritta, purtroppo, dato che Moreno è intollerante anche a questo legume). Un primo delizioso, dove il gusto di ogni verdura era esaltato dalla crema di sesamo. Ottimo!
Il secondo: il cuore croccante dell'avocado. Se devo dire la verità, la pietanza che mi è piaciuta di più in tutta la serata è questa. Non solo adoro il sapore e la consistenza dell'avocado, così pastoso e morbido, ma il "cuore", ovvero l'altra metà dell'avocado mescolata a olive, pomodorini secchi, sedano, carota e ricoperto di mandorle tostate, era davvero gustoso. Avrei voluto il bis!
Per finire in bellezza, quindi, il dolce, finta banana di cocco con salsa di vera banana allo zafferano. Quando Moreno mi ha posto il piatto davanti al naso non capivo. Come, tutto qui? Una banana con un po' di salsina gialla? Devo dire che ho avuto una bella sorpresa quando ho tagliato la banana e scoperto che in realtà si trattava di budino al latte di cocco! :) Ingannando i sensi questo dolce ha chiuso la cena in modo perfetto.

Prima di lasciarvi volevo anche inserire qui altre foto della giornata, e in particolare di una camminata che abbiamo fatto con Giulio, il cagnone di Moreno, nella campagna che circonda il nostro paesetto. Il sole bruciava e il caldo si faceva sentire ma è stata una camminata deliziosa e ci siamo divertiti un mondo a vedere Giulio che si tuffava nei campi coltivati (ahi ahi se ci scoprivano i contadini...!!).
A presto!
Giulia
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...