Oggi ho rivisto per l'ennesima volta il film 'into the wild'. Grande interpretazione, profonda storia, bello. Proprio bello, specie per persone così affini a quella vita.
E' strano come sentiamo le stesse frasi, leggiamo gli stessi libri più volte nel corso della nostra vita, e ogni volta sembrano così dannatamente diversi.
tolstoj appunto, la felicità familiare se non ricordo male
[...]Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile con le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo? [...]
Certo, è un periodo molto particolare per me, di profonda evoluzione interiore, di crescita nella consapevolezza del valore reale delle cose e del loro posto nel mondo. Mi ritrovo spesso questi giorni ad ascoltare questa
e a trovarmi con le lacrime, pensando a quanto sono tremendamente fortunato ad avere Giulia.
Certo, probabilmente è il valore di avere finalmente qualcosa da perdere ad avermi fatto 'crescere' interiormente, ad avermi fatto capire quanto possa essere pieno un cuore, un'anima.
Avevo sempre pensato che una volta avuto qualcosa da proteggere sarei dovuto diventare più forte, e avrei dovuto passare il mio tempo a tirar fuori le zanne verso il mondo. Non avevo considerato, da persona tormentata qual ero, che avrei potuto semplicemente godermelo, in pace... Ci è voluta l'ennesima lettura di tolstoj(audiolettura in questo caso), per ricordarmi che la vita tranquilla non è una cosa da evitare come la peste, ma una rarità, una fortuna da godersi e difendere...
Ciao cari, buona domenica a tutti!
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